Che cos'è la steatosi epatica?
Per steatosi epatica si intende l'infiltrazione di grasso nel fegato, principalmente sotto forma di trigliceridi, in quantità tale da superare il 5% del peso del fegato stesso.
Conosciamo due tipi di steatosi epatica: quella non alcolica (NAFLD) e quella alcolica.
La steatosi epatica non alcolica è caratterizzata da necrosi, infiammazione e fibrosi del tessuto epatico, che può concludersi con la cirrosi epatica. Probabilmente rappresenta la forma più comune e frequente di epatopatia: circa il 20% della popolazione adulta sia affetta da steatosi epatica non alcolica, nella popolazione obesa si manifesta nel 60-95%.
I dati sulla popolazione pediatrica mondiale non sono confortanti: la steatosi epatica colpisce fino al 17% dei bambini sani e al 50% di quelli obesi, rappresentando quindi un problema da non sottovalutare anche in età evolutiva.
Inoltre, dal punto di vista clinico, il fegato steatosico è un indicatore di aumentato rischio per diabete mellito ed eventi cardiovascolari e risultato quindi estremamente collegato con la sindrome metabolica. Può anche manifestarsi come conseguenza di interventi chirurgici (by pass digiuno ileale, resezione gastrica), ma anche in seguito a diete ipocaloriche severe, nutrizione parenterale protratta…
Sintomi della steatosi epatica
La steatosi epatica è asintomatica, ma se ne sospetta la presenza in caso di:
- valori elevati di transaminasi nel sangue;
- palpazione dell’addome con riscontro di un fegato aumentato di volume e con superficie liscia (da confermare attraverso un’ecografia epatica).
- “fegato brillante”, riscontrabile nelle immagini dell’ecografia.
La steatosi alcolica si manifesta, invece, nei soggetti alcolisti, ma è reversibile con la sospensione del consumo di alcol.
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