Che cos’è il diabete?
Il diabete mellito di tipo II (DMT2) è una malattia cronico-degenerativa caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia). Il diabete insorge per alterazione del funzionamento quali-quantitativo dell’insulina, ormone pancreatico. L’insulina permette l’ingresso al glucosio circolante all’interno delle cellule dell’organismo, dove viene poi utilizzato a scopi energetici. Se il pancreas non produce una quantità sufficiente di insulina o se gli organi bersaglio (muscolo, fegato, tessuto adiposo) non rispondono in maniera adeguata all’ormone, l’organismo non può utilizzare il glucosio circolante come energia e quindi resta nel sangue, causando iperglicemia. Se questa condizione permane a lungo, i danni possono investire a tappeto l’intero organismo: dalla retinopatia diabetica, alla nefropatia diabetica alla coronaropatia.
Altre complicanze date dal diabete sono l’intorpidimento e il formicolio agli arti (neuropatia diabetica), ulcere ai piedi e complicazioni del sistema neurovegetativo (disfunzione erettile).
Spesso il diabete si associa ad altre malattie metaboliche come l’ipertensione arteriosa e le dislipidemie: in questi casi si parla di sindrome X (sindrome multifattoriale o sindrome metabolica).
In Italia, le persone affette da diabete mellito di tipo II rappresentano circa il 5% della popolazione, cioè oltre 3 milioni di persone. Tuttavia, si stima che a questo numero possa aggiungersi circa 1 milione di persone affette da diabete che ancora non sanno di averlo.
Cause del diabete
La comparsa del diabete mellito di tipo II è associata a:
- un’alimentazione sbilanciata, eccessivamente ricca di zuccheri semplici e grassi
- eccessivo consumo di alcolici
- sedentarietà
- diabete gestazionale
- età avanzata, (dopo i 40 anni ma interessa principalmente gli over 65 anni)
- etnia, hanno un rischio più elevato di sviluppare la malattia le popolazioni dell’Africa sub-sahariana e del Medio Oriente – Nord Africa.
Sintomatologia:
Anche il diabete mellito di tipo II è una patologia silente poiché l’iperglicemia si sviluppa in modo graduale e, almeno inizialmente, i segni e i sintomi della malattia sono più difficili da identificare perché aspecifici. Tuttavia, il paziente può accusare:
- sete intensa e persistente
- minzione frequente con glicosuria, cioè la perdita di zuccheri con le urine
- senso crescente di fame
- vista sfocata e senso di affaticamento
- aumento delle infezioni dei genitali e delle vie urinarie (es. cistite)
- ferite che impiegano più tempo per guarire
- disfunzione erettile e secchezza vaginale.
Diagnosi del diabete
Per diagnosticare il diabete mellito di tipo II bisogna valutare gli esiti di uno dei seguenti esame ematici:
- Glicemia al mattino dopo digiuno notturno >126 mg/dl
- Emoglobina glicosilata (HbA1c), indice molto affidabile che riferisce una media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi e, se superiore a 6,5%, può indicare la presenza di diabete;
- Test da carico orale di glucosio (in seguito a riscontro di iperglicemia, viene fatta bere una bevanda contenente 75 grammi di glucosio e, a distanza di 2 ore, una glicemia uguale o superiore a 200 mg/dl indica la presenza di diabete);
- Glicemia > 200 mg/dl in un momento qualsiasi della giornata.
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